Agenda Urbana 21-27, Federazione Riformista Rende: “I commissari si astengano dall’avviare la programmazione”

Federazione Riformista Rende si appella ai commissari chiedendo loro di non agire frettolosamente in merito alla programmazione di Agenda Urbana 21-27

Federazione Riformista Rende

Evidentemente, i rari, per fortuna, fans delle gestioni straordinarie dei comuni conoscono poco il gioco del tressette. Ed, infatti, noi abbiamo aperto a denari e loro hanno risposto a coppe. Il nostro grido di allarme, invece, è riferito al taglio, operato dalla Regione di Occhiuto, sui fondi di Agenda Urbana di Cosenza e Rende, che da 35 milioni di euro sono passati a 21 milioni di euro, con una decurtazione pari al 40% rispetto all’entità di un finanziamento che è rimasto immutato per ben 25 anni.

Federazione Riformista Rende
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Invece di assicurarci sulle iniziative che si intende porre in essere per far recuperare all’area urbana Cosenza-Rende il finanziamento nella sua entità storica, si è divagato sull’utilizzo dei fondi di Agenda Urbana relativi al POR 2014-2020. I relativi lavori previsti, ultimati in zona Cesarini, hanno comportato, a quanto è dato sapere, l’utilizzo dell’80% dei fondi assegnati. Dunque, in primo luogo, si rileva una perdita del 20% del finanziamento previsto. Altro che gestioni virtuose. In secondo luogo, i lavori ricordati sono delle manutenzioni straordinarie e non opere strategiche. Manutenzioni straordinarie sulle quali c’è molto da dire, soprattutto in riferimento al Parco Robinson, dove i fondi strutturali sono stati utilizzati per fare marciapiedi di città.

Ma sempre a proposito della vecchia Agenda Urbana ricordata, da più tempo abbiamo chiesto a chi governa la Città di Rende come sono stati eseguiti i lavori di efficientamento energetico e se, per ultimare questi lavori (?), non si è fatto ricorso al subappalto in misura eccessiva. A noi che giriamo il territorio ci risulta molto strano non aver visto all’opera neanche un mezzo di proprietà della ditta appaltatrice dei predetti lavori. Abbiamo visto, in compenso, solo mezzi di piccole aziende locali, utilizzate come imprese subappaltatrici, con ribassi che sarebbe opportuno verificare e far conoscere alla pubblica opinione.

Ricordiamo, infine, che le amministrazioni degli Enti locali democraticamente elette, hanno, in primo luogo, il diritto-dovere di programmare gli interventi, sia ordinari che straordinari, da realizzare sul territorio di competenza; e, successivamente, il dovere di attuare in concreto tutto ciò che si è programmato. Questo incontestabile assunto vale anche per Agenda Urbana 2021-2027.

Pertanto, i signori Commissari che reggono il Comune di Rende, a cui certo non manca il buon senso, si astengano dall’avviare la programmazione di Agenda Urbana 21-27, che, da parte loro, frettolosamente si dovrebbe in soli quattro mesi, mentre, alle future amministrazioni, rimarrà un tempo sufficiente per studiare, analizzare, verificare e decidere la programmazione.