Città unica, da Rende appello al Presidente della Repubblica

Le associazioni Rende per Rende, La Primavera di Rende, Missione Rende, Rende l'Idea, RendeSì scrivono a Matarella per denunciare "i soprusi che le popolazioni di Rende, Cosenza e Castrolibero rischiano di subire per effetto della legge regionale 24/2023" sulla Città unica

Le associazioni Rende per Rende, La Primavera di Rende, Missione Rende, Rende l’Idea, RendeSì scrivono a Matarella per denunciare “i soprusi che le popolazioni di Rende, Cosenza e Castrolibero rischiano di subire per effetto della legge regionale 24/2023” sulla Città unica

Le associazioni che da qualche tempo animano il dibattito politico Rendese (Rende per Rende, La Primavera di Rende, Missione Rende, Rende l’Idea, RendeSì), dopo numerosi interventi e per ultimo l’audizione nella competente commissione consiliare regionale di settimana scorsa, hanno rotto gli indugi e deciso di rivolgersi al Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, al fine di poter esporre in maniera dettagliata quali soprusi le popolazioni di Rende, Cosenza e Castrolibero rischiano di subire per effetto della legge regionale 24/2023.

Sergio Mattarella - Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica

Viene denunciata la violazione del comma 2 dell’articolo 1 della Costituzione (La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione).

Le Associazioni scrivono anche per conoscenza alla Presidenza del Consiglio dei Ministri responsabile di non aver impugnato tale legge, che introduce una palese violazione del diritto dei cittadini di decidere del proprio futuro, eliminando il passaggio nei consigli comunali e trasformando il referendum popolare da deliberativo a strumento consultivo, così calpestando la sovranità della popolazioni interessate. Secondo le medesime Associazioni non si riesce a comprendere l’ostinazione dei consiglieri regionali che hanno promosso la fusione/annessione tra comuni quando, tra questi, solo uno ha interessi forti per volerla nella logica di chi già si immagina futuro sindaco e poiché non si vedono altre ragioni valide per voler così pervicacemente imporre una simile forzatura, non si può accettare e subire passivamente un simile sopruso degno delle più bieche prassi antidemocratiche.

Seguiranno altre iniziative, auspicabilmente comuni con tutte le altre forze in campo, idonee a riportare la Calabria nel novero delle regioni che, rispettando il metodo democratico, rifiutano qualunque deriva autoritaria delle istituzioni in danno delle popolazioni.

Istanza al Presidente della Repubblica Italiana firmata