Ieri il Comitato Cittadino di Rende ha incontrato i cittadini dei quartieri di Quattromiglia e Isolette
Nella giornata di ieri il Comitato Cittadino di Rende, contrario all’imposizione per “decreto-legge” a firma della maggioranza cosentina regionale sulla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero, ha incontrato i cittadini dei quartieri di Quattromiglia e Isolette. La manifestazione si colloca nella serie di incontri zonali che il Comitato sta promuovendo con una vera e propria campagna di informazione, sensibilizzazione e ascolto per rendere consapevoli i cittadini dei rischi derivanti dalla fusione proposta dai consiglieri regionali di maggioranza.
Partecipazione ampia di cittadini che, attraverso diversi interventi, hanno inteso dare il proprio contributo sull’argomento, fornendo ulteriori spunti di riflessione e proponendo ulteriori iniziative anche forti e più eclatanti.
Tra i vari interventi, si è registrato e apprezzato quello di Orlandino Greco, Sindaco di Castrolibero, che è impegnato in prima linea sulla battaglia contro questa proposta di legge sulla fusione dei tre comuni. Il sindaco Greco ha ribadito la sua linea di contrarietà, che si sposa in pieno con quella del comitato. La congiunta contrarietà si basa, essenzialmente, su due punti: uno politico e l’altro tecnico. Il punto politico si basa sul fatto che la maggioranza proponente continua a dimostrare di non avere alcun rispetto, intenzione e sensibilità al confronto e al dialogo sul tema con le Istituzioni comunali di Cosenza e Castrolibero e anche con il Comitato Cittadino di Rende. Tale maggioranza si appresta ad approvare una legge di fusione tra tre comuni senza minimamente considerare la volontà popolare espressa dai Consigli Comunali e manifestata direttamente dai cittadini, di fatto promuovendo una fusione per incorporazione o meglio l’annessione dei comuni di Rende e Castrolibero a Cosenza.
La contrarietà è tecnica perché in questi anni non si è promossa e attuata nessuna iniziativa comune tra i vari municipi sui servizi principali, sull’urbanistica, sui trasporti, sull’acqua, sui rifiuti, sui tributi, sulla scuola, sullo sport, sulla cultura e sul welfare. Senza, peraltro, tralasciare la disastrosa situazione economico-finanziaria che, in particolare, interessa la città di Cosenza e che, inevitabilmente e irrimediabilmente, avrà gravi ripercussioni sugli altri due comuni e, quindi, sui cittadini. Si è ribadito altresì che la fusione ad impulso e imperio regionale si basa su uno studio di fattibilità che è una fotografia in bianco e nero, per la vetustà dei dati a distorcere ulteriormente la realtà di partenza dei tre comuni interessati, e che, tra l’altro, nulla dice e nulla prefigura sul futuro della città unica in termini di assetto istituzionale, efficientamento dei servizi, sprigionamento di risorse e miglioramento delle condizioni di vita delle comunità interessate e delle nuove generazioni.
Il sindaco Greco ha poi dato disponibilità al Comitato per uscire nelle piazze e nelle strade, in maniera congiunta insieme alle analoghe aggregazioni di Cosenza e alla stessa amministrazione comunale Bruzia (che si è da sempre professata contraria alla fusione), per informare i cittadini dei rischi concreti di questa fusione.
Il Comitato accoglie ben volentieri l’invito del Sindaco Greco e nelle prossime settimane promuoverà altre manifestazioni in città e nell’area urbana.
Siamo così tutti pronti e ben preparati alla battaglia giudiziaria e pure all’eventuale campagna referendaria per l’affermazione dei principi costituzionali di libertà e autodeterminazione contro l’ignoranza, l’arroganza e la prepotenza di chi non rispetta il popolo che dovrebbe invece governare, tutelare e ascoltare.