Città Unica, Innova Rende incontra i cittadini: preoccupa il debito pubblico di Cosenza

Lo spauracchio di una fusione a freddo anima il dibattito politico rendese

Lo spauracchio di una fusione a freddo anima il dibattito politico rendese

Mercoledì 6 Dicembre, presso lo Special Art Cafè in via Rossini a Rende, Innova ha inteso avviare una fase di confronto con i cittadini rendesi per discutere sulle tante e forse troppe criticità che presenta la proposta di Città Unica Castrolibero-Cosenza-Rende portata avanti dalla maggioranza alla guida della Regione Calabria.

Città Unica, Innova Rende incontra i cittadini: preoccupa il debito pubblico di Cosenza

Sono tante le rimostranze dei cittadini rendesi verso siffatto progetto di fusione, sia per quanto riguarda il metodo utilizzato, vista la totale assenza di partecipazione dal basso per un processo così importante di coesione territoriale, culturale, sociale; sia per quanto riguarda il merito della proposta, la quale nel concreto appare finanziariamente insostenibile e politicamente debole, dato il quasi mezzo miliardo di euro di debito del capoluogo bruzio e la vacatio democratica che ha colpito la Città di Rende a seguito del doloroso e recente commissariamento per Mafia del Comune.

Durante l’incontro, in un contesto molto attento e appassionato, dove sono stati presenti cittadini, studenti ed ex amministratori comunali, sono intervenuti  anche gli altri rappresentati delle associazioni del Comitato Cittadino, il quale con grande senso di responsabilità politica sta strenuamente operando nel tentativo di riportare la discussione su binari illuminati ed utili per le comunità interessate, attraverso la promozione di una fase lungimirante di progresso e sviluppo per l’intera Area Urbana di Cosenza.  La questione finanziaria appare quella che maggiormente tocca le corde dei cittadini rendesi, seriamente preoccupati per la fusione con un Comune, come quello Capoluogo, gravato da un enorme e spropositato debito pubblico.

Il piano di fattibilità redatto dal Prof.Sergio, su incarico della Regione Calabria, non convince, ed i 15 milioni di euro all’anno per dieci anni, sbandierati dai consiglieri regionali promotori dell’iniziativa, appaiono briciole, rispetto alle enormi difficoltà che quotidianamente devono affrontare gli enti locali di grandi dimensioni e la disastrosa situazione di dissesto finanziario del Comune di Cosenza.

Da Innova ribadiscono che insieme alle associazioni ed ai movimenti che hanno a cuore la Città, si continuerà a portare avanti quelli che sono gli aspetti che non possono essere sottaciuti: l’assenza di una rappresentanza politica democraticamente eletta a Rende, in aggiunta al dissesto economico-finanziario del Comune di Cosenza ed il bypass dei Consigli Comunali interessati, ai quali non è stato permesso di esprimersi sulla proposta di fusione, rischiano di creare un pericoloso precedente nel merito dei processi di razionalizzazione degli Enti Locali, dilatando ancor di più la distanza tra cittadini e classe politica-istituzionale.