
Le innumerevoli domande posta da Federazione Riformista Rende all’Amministrazione Comunale rendese sull’efficientamento energetico non hanno trovato risposta
Lo stato comatoso e di disfacimento del cosiddetto Laboratorio Civico, si è ulteriormente aggravato per i contrasti con il vicario, rag. De Rango, che si comporta come un sindaco eletto direttamente dal popolo e non tiene per nulla conto delle imposizioni del gruppo più numeroso della maggioranza Manna.

La situazione generale in cui versa l’Amministrazione comunale, ed il quotidiano e ridicolo balletto tra il vicario ed il Laboratorio Civico, sta dando uno spettacolo indecoroso, non degno delle antiche tradizioni democratiche della nostra città. L’immagine di sé, dunque, che da all’esterno il Comune di Rende è devastante. Il Laboratorio Civico, ormai allo sbando, non riesce a sostenere il confronto politico, cosa che non è nuova.
A fronte delle nostre critiche ragionate e motivate, infatti, gli esponenti della maggioranza manniana sono capaci soltanto di cambiare registro, come un pessimo giocatore di tressette che, quando si gioca a coppa, risponde a denaro. Noi non abbiamo messo mai in discussione l’esigenza di procedere all’efficientamento energetico. Abbiamo posto, però, delle domande precise alle quali non è stata data alcuna risposta. La prima domanda ha riguardato la richiesta di conoscere le ragioni per cui non si è scelta altra strada per procedere all’efficientamento energetico, dal momento che, procedendo in modo diverso rispetto all’iniziativa della giunta Manna-De Rango, il Comune avrebbe ugualmente raggiunto l’obiettivo dell’efficientamento energetico mantenendo, nel contempo, la disponibilità dei sette milioni di euro dell’Agenda Urbana, da utilizzare per altre necessità del territorio. Strategia che noi più volte abbiamo proposto in sede istituzionale.
La seconda domanda che abbiamo posto, e la conseguente critica, è che all’efficientamento energetico non si è proceduto quale elemento di una più ampia strategia per l’innovazione del settore dell’energia; più ampia strategia consentita, certamente, dalle opportunità offerte dall’Europa, che per essere ben utilizzate avrebbero avuto bisogno di amministratori con una visione di dove si vuole portare in futuro questa città. Visione che Manna e i suoi consiglieri comunali hanno dimostrato, in dieci anni, di non avere. L’Agenda Urbana, per come noto, fa parte del POR 2014/2020.
Segnaliamo che ci troviamo a fine marzo del 2023 ed ancora l’Amministrazione ed il settore burocratico, che gestisce i fondi, continuano ancora ad affidare incarichi professionali ed ad approvare progetti, quando mancano pochi mesi per la chiusura delle procedure. Per quanto sopra detto, denunciamo una incapacità assoluta del settore che gestisce i fondi comunitari. Purtroppo, la stessa mancanza di visione e di progettualità Manna ed i suoi la stanno dimostrando per l’attuazione del PNRR, i cui fondi andavano spesi per opere strategiche per lo sviluppo economico e per la gestione efficace ed economica dei servizi e non certo per manutenzioni dell’esistente.
Quanto abbiamo avuto modo di osservare, dimostra ancora una volta che questa legislatura non ha più nulla da dire alla collettività di Rende; e i consiglieri comunali, pertanto, responsabilmente, farebbero bene a porre fine a questa tragica e sfortunata stagione politica della nostra città, che sta provocando danni difficilmente recuperabili. Ai corpi illuminanti a “quattro palle” siamo certamente affezionati, perché hanno conferito bellezza e riconoscibilità alla nostra città e potevano anche restare sostituendo la lampada con una a Led, con grande risparmio per la collettività. Ciò che fa girare gli attributi è vedere il settore dell’energia a servizio di interessi corporativi, incapaci di cogliere una occasione irripetibile per creare sviluppo e beneficio finanziario per la nostra città.