Federazione Riformista, le proposte per combattere gli effetti socio-economici della pandemia

La Federazione Riformista propone di riprogrammare i fondi dell’Agenda urbana, pari a 15 milioni di euro, per combattere gli effetti socio-economici della pandemia e per il rilancio dell'economia cittadina nonché il rafforzamento dei servizi sociali

Federazione Riformista Rende

15 milioni di euro per combattere l’emergenza socioeconomica dovuta alla pandemia da covid-19

La Federazione Riformista, e i suoi rappresentanti in Consiglio Comunale, ritengono che, per lenire i devastanti effetti sul tessuto socioeconomico della Città dell’epidemia da Coronavirus, sia necessario riprogrammare i fondi dell’Agenda urbana, pari a 15 milioni di euro.

Federazione Riformista Rende
Federazione Riformista Rende

Questo nostro pensiero è suffragato anche dalle recenti dichiarazioni del Presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, che ha espresso la volontà di utilizzare tutti i fondi europei non spesi per combattere le conseguenze dell’epidemia sul sistema sanitario ed economico sociale.

Le previsioni ci dicono che nel 2020 il PIL del Paese decrescerà paurosamente e, certamente, ancor di più nelle regioni meridionali.

A essere colpite in modo più rilevante saranno le realtà che presentano un tessuto sociale con una quota di cittadini dipendenti e, quindi, a reddito fisso, ma anche, come nel caso di Rende, ricco di numerose iniziative industriali, artigianali, nel settore dei servizi, del commercio e delle professioni libere.

Per il rilancio delle attività produttive, dell’artigianato, del commercio e dei servizi, per il sostegno ai liberi professionisti e ai cittadini meno abbienti, la Federazione Riformista propone la rimodulazione dell’Agenda Urbana con un investimento di 15 milioni di euro nel modo seguente:

1) – € 9.400.000 euro a sostegno delle aziende, con almeno 3 dipendenti, anche di nuova formazione, nei settori industriale, dell’artigianato, anche artistico, dei servizi, del commercio, della cultura e delle libere professioni.

– € 100.000 a fondo perduto per azienda, di cui € 48.600 per investimenti finalizzati a migliorare il funzionamento aziendale, compreso l’acquisto di nuovi macchinari; i restanti € 51.400 per l’assunzione per due anni di tirocinanti, di età inferiore a 40 anni. In caso di domande eccedenti le disponibilità finanziarie, prevedere di soddisfare prioritariamente le imprese di nuova formazione che impieghino almeno 2 giovani di età inferiore ai 35 anni.

A parità di condizioni sarà considerato, per l’ammissione al contributo, l’impegno a mantenere in organico uno o più tirocinanti.

Ai tirocinanti sarà pagata una retribuzione di € 650 al mese per due anni.

L’amministrazione comunale elaborerà il bando per l’ammissione al contributo e il punteggio da attribuire a chi presenta i requisiti richiesti e assume gli impegni previsti dal bando stesso. Al contributo saranno ammesse 94 imprese con un aumento dell’occupazione di almeno 310 unità.

2) – € 2.000.000 per favorire la nascita e sostenere l’impresa sociale. A ogni impresa saranno attribuiti € 154.000 a fondo perduto, di cui € 54.000 per investimenti, per migliorare la funzionalità dell’azienda e € 100.000 da utilizzare per voucher per gli utenti sociali. A ogni utente sarà assegnato un voucher di € 300 al mese, per due anni.

Si prevede di assegnare il contributo a 13 aziende e i voucher a 182 utenti sociali assistiti.

Per utenti sociali s’intendono: disabili, invalidi civili oltre il 70%, anziani e cittadini meno abbienti che hanno subito gravi infortuni, per godere della fisioterapia.

3) – € 1.000.000 per sostenere disoccupati privi di altre provvidenze e famiglie in notevole difficoltà economica.

– € 500 al mese per un anno ai lavoratori senza C.I.G, reddito di cittadinanza o altre provvidenze.
Tale parte della misura impegna € 500.000.

– € 250 al mese per buoni spesa, per un anno, alle famiglie in condizioni disagiate. Tale parte della misura impegna i restanti € 500.000.

Si prevede l’utilizzo della misura per 83 lavoratori e per 166 famiglie.
Il Bando stabilirà i requisiti di partecipazione per i lavoratori e per le famiglie.
4) – € 2.600.000 per potenziamento e ammodernamento delle infrastrutture nel centro storico e nella zona industriale e per acquisto di attrezzature per il poliambulatorio di Quattromiglia.

La misura sarà utilizzata:
Per lavori di manutenzione e per la ripresa del funzionamento delle scale mobili.
Per lavori di ristrutturazione di palazzo Basile per rilanciare l’idea del Paese Albergo
Per acquisto attrezzature per il Poliambulatorio G. De Maio di Quattromiglia
Per lavori di manutenzione straordinaria della rete idrica, fognaria, elettrica, delle strade, dei
marciapiedi della zona industriale.

Per come è evidente, la nostra proposta di riprogrammazione dell’Agenda Urbana, mira a sostenere il mondo dell’impresa, del lavoro e delle professioni, a creare più occupazione, soprattutto giovanile e a eseguire interventi infrastrutturali più urgenti in quanto finalizzati al rilancio del sistema economico. Non manca di tenere presente anche chi è rimasto indietro e ha urgente bisogno della solidarietà pubblica.

Quando si registra una fase di rapida e consistente recessione in economia, è del tutto evidente che la politica dei prestiti garantiti dallo stato, peraltro di non rapida messa a disposizione degli operatori richiedenti, può risultare spesso inefficace, anche perché i debiti si devono restituire.

Ciò’ vale soprattutto per le piccole e medie imprese, che costituiscono la gran parte del tessuto imprenditoriale del nostro territorio. E’ evidente, che se si vuole dare una scossa per la ripresa, più rapida possibile, è necessario ricorrere al fondo perduto. Se si ferma lì cuore si deve ricorrere al “defibrillatore “. Noi riformisti a questa valutazione ci siamo ispirati nel concepire questa proposta.