Federazione Riformista ribadisce si al termovalorizzatore e no all’ecodistretto

Federazione Riformista attacca il consigliere comunale Totera e ribadisce: a Rende si al termovalorizzatore e no all’ecodistretto

Federazione Riformista di Rende in merito alla seconda ondata della pandemia a Rende

Dopo un lungo letargo, forse dovuto all’imbarazzo di essere portatore di una incompatibilità a ricoprire il ruolo di consigliere comunale per essere titolare di altro incarico non cumulabile con la carica elettiva, riappare sulla scena politica rendese l’avv. Totera, per difendere l’indifendibile.

Ne capiamo le personali ragioni. L’avv. Totera non fa mistero di ambire alla carica di Presidente del Consiglio Comunale e briga per defenestrare l’avv. Morrone, organizzando cene golpiste con Manna ed autentici campioni di quella “vecchia politica“ che il sindaco, che non è né vecchio né nuovo, essendo non definibile politicamente, dice, a parole, di combattere.

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Federazione Riformista Rende

Totera, intanto, implicitamente ammette che Manna e company non si opporranno alla localizzazione a Rende dell’ecodistretto, scelta alla quale ci opporremo decisamente.

Totera, poi, ha anche l’ardire di propinarci la lezioncina secondo cui noi faremmo parte della categoria di coloro che non vogliono servizi comuni vicino “al proprio giardino“.

Ricordiamo al redivivo consigliere che questa cultura non ci appartiene, tant’è che da più tempo abbiamo candidato Rende per la costruzione di un termovalorizzatore di ultima generazione, che rimane la scelta più efficace, non inquinante ed economicamente valida, dal momento che produce energia e vapore a servizio dei cittadini.

Ribadiamo il nostro si al termovalorizzatore e il no all’ecodistretto, che consoliderebbe la situazione di Rende oggi pattumiera della Calabria.

Piuttosto, il Totera, che rappresenta il comune presso il consorzio Valle Crati, approfitti della ritrovata loquacità per informare il Consiglio Comunale sulla esosa gestione del servizio di depurazione e sulle milionarie procedure di evidenza pubblica seguite dall’Ente per l’affidamento a privati della predetta gestione. Ma di depurazione, che è settore delicatissimo, torneremo ad interessarci.