“Intelligence strumento di democrazia”, lezione di Mario Caligiuri all’Unical

UniCal, intelligence strumento di democrazia. Lezione di Caligiuri, presidente della SOCINT, al progetto di Pedagogia dell’Antimafia

UniCal, intelligence strumento di democrazia. Lezione di Caligiuri, presidente della SOCINT, al progetto di Pedagogia dell’Antimafia

“Intelligence strumento di democrazia: un’interpretazione pedagogica” è il tema della lezione che Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana di Intelligence (SOCINT), terrà lunedì 12 febbraio alle 14:00 presso l’aula Ventura (cubo 18/B, piano terra) dell’Università della Calabria nell’ambito delle attività del progetto di Pedagogia dell’Antimafia attivo presso il Dipartimento di Culture, Educazione e Società. L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali di Rossana Adele Rossi, coordinatrice del Corso di Studio Unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche dell’ateneo, e prevede l’introduzione ai lavori di Giancarlo Costabile, docente della disciplina di Antimafia. La manifestazione sarà trasmessa in streaming dal canale youtube di Calabria News 24 all’indirizzo: https://bit.ly/499IhxB

“Intelligence strumento di democrazia”, lezione di Mario Caligiuri all’Unical

Mario Caligiuri è tra i massimi esperti europei di intelligence, autore di questa voce sull’Enciclopedia Treccani e fondatore del primo master sul tema nell’accademica italiana. L’obiettivo del seminario – rivolto soprattutto ai laureandi di Scienze dell’Educazione – è portare stabilmente nei percorsi di studio le recenti ricerche in materia di intelligence sviluppate dalla SOCINT negli ultimi anni, che dimostrano la validità metodologica per le scienze umane e sociali delle procedure di selezione ed elaborazione delle informazioni. L’intelligence, infatti, serve, come spiega Mario Caligiuri, «per contestualizzare e connettere diversi eventi, analizzare sistemi avanzati cogliendo i punti integri e quelli da proteggere, infine ci permette di distinguere le intenzioni, evitando di cadere nella trappola del “segnale forte” che serve a coprire, nella realtà, una moltitudine di “segnali deboli” che sono, al di là di ciò che potrebbe a prima vista sembrare, il dato rilevante». L’intelligence, declinato da questa prospettiva umanistico-sociale, si pone come strumento essenziale per difendere la democrazia dalle sue stesse degenerazioni. Nello specifico delle analisi, la riflessione seminariale toccherà i temi della formazione delle élite, della disinformazione sistemica, del ruolo dell’educazione per costruire una rinnovata responsabilità sociale di cittadinanza attiva.