Le due vicende non sono assolutamente comparabili – dichiara Talarico
Il consigliere di minoranza del Comune di Rende, Mimmo Talarico, che a seguito del coinvolgimento del sindaco Manna nel programma Presa Diretta di Rai Tre, condotto da Riccardo Iacona, aveva chiesto le dimissioni del sindaco, oggi replica ai consiglieri di maggioranza che ieri hanno difeso il Primo cittadino.
L’ansia di difendere l’indifendibile ha portato i consiglieri di maggioranza, senza l’avallo dei propri partiti, a scrivere una memoria difensiva piena di errori e omissioni.
In riferimento alla mia persona, occorre precisare, a beneficio di qualche eventuale ignaro lettore, che nel 2015, ho ricevuto un avviso di garanzia, al pari di quasi tutti i consiglieri regionali della legislatura 2010 – 2014.
Ciò è avvenuto quando non ero più consigliere regionale e non ancora consigliere comunale, per cui non comprendo da quale carica pubblica avrei dovuto dimettermi.
Ad ogni buon conto è utile ricordare che la mia posizione è stata nell’immediato stralciata e che lo stesso PM ne ha chiesto l’archiviazione.
E’ fin troppo ovvio che le due vicende non siano assolutamente comparabili: la vicenda giudiziaria che mi ha sfiorato ha riguardato la contestazione dell’acquisto di computer, stampante e toner annesso.
La vicenda Manna parla di un avvocato – sindaco coinvolto in presunte tangenti, sentenze annullate a favore di un boss presunto mandante di omicidio.