L’ex sindaco di Montalto Uffugo, avv. Pietro Caracciolo, soddisfatto delle dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, rilasciate all’Unical nei giorni scorsi, esprime grande soddisfazione per l’individuazione del sito ove sorgerà il nuovo ospedale ma rivendica la primogenitura dell’idea “messa in campo nel corso dei miei 10 anni di mandato da sindaco”
“Nei giorni scorsi, in occasione dell’apertura dell’anno accademico presso l’Unical, il Presidente della Regione Calabria, on. Roberto Occhiuto, ha dichiarato pubblicamente, nel corso del suo intervento e, successivamente, ai giornalisti, che il nuovo ospedale di Cosenza sorgerà nel territorio di Rende, nelle vicinanze del campus universitario.
Personalmente accolgo con soddisfazione tale decisione e tale scelta, ipotizzata per la prima volta da me, quando ero Sindaco di Montalto Uffugo.
Ricordo bene, agli inizi del 2022, quando mi espressi in tal senso, il coro di soloni poco lungimiranti, che mi accusavano di essere un visionario, un campanilista, una persona che non aveva capito nulla in ordine alla ubicazione del nuovo nosocomio.
Eppure i miei ragionamenti, di cui c’è traccia in consigli comunali, articoli da me pubblicati all’epoca, interventi in televisione, traevano spunto da considerazioni elementari.
Ho anche indetto in comune una riunione per esporre il mio punto di vista, riunione disertata dagli organi politici ed universitari da me invitati, ad eccezione dei sindaci pro tempore di Rende (Marcello Manna) e di San Vincenzo la Costa (Gregorio Iannotta), che hanno accolto con favore la mia proposta.
Quali le considerazioni?
Anzitutto era nell’aria che l’Unical aveva in animo di istituire la Facoltà di Medicina.
Già questa nuova importante situazione avrebbe dovuto indurre alla riflessione che una facoltà di medicina avrebbe necessitato della vicinanza di un policlinico, come del resto avviene quasi ovunque.
Inoltre, da Sindaco, avevo valutato un altro aspetto logistico di non poco conto.
Infatti l’amministrazione regionale Oliverio aveva finanziato due collegamenti stradali, denominati “opere accessorie allo svincolo autostradale di Settimo di Rende”, di cui l’uno avrebbe collegato il futuro svincolo a contrada Rocchi, e l’altro avrebbe collegato Santa Maria di Settimo (dove è prevista la realizzazione della nuova stazione ferroviaria) con contrada Rocchi, mettendosi così in collegamento le due arterie.
Conseguentemente ho valutato, senza entrare in sciocche diatribe campanilistiche, che posizionare l’ospedale a ridosso dell’Unical, e di strade di collegamento con svincolo autostradale e con stazione ferroviaria, per un verso avrebbe potuto dare uno slancio notevole alla istituenda facoltà, per altro verso la vicinanza a tali importanti infrastrutture avrebbe reso l’ospedale facilmente raggiungibile e fruibile in poco tempo da buona parte della Provincia.
A mio avviso il sito migliore era rappresentato laddove attualmente sorge l’Istituto agrario “Todaro”, che sarebbe stato al centro rispetto alle nuove viabilità previste.
Ma poco importa, anche la collocazione del nosocomio a ridosso del campus universitario potrà assolvere alle esigenze che avevo individuato.
Questo per affermare la necessità che un amministratore di un ente veda ben aldilà del proprio naso e preveda atti che possano davvero prospettare la crescita dei territori e la soddisfazione di cittadini, non solo del proprio comune, e nel caso di specie la tutela della salute pubblica, con un nosocomio ben collegato e facilmente raggiungibile.
Per altro verso rivendico la primogenitura di una delle idee programmatiche che ho messo in campo nel corso dei miei 10 anni di mandato da sindaco.
Dopo tanto impegno e dopo avere fatto tanto per la comunità, mi capita di leggere alcuni commenti poco lusinghieri, ma non c’è risentimento ed anzi poi tutto passa quando poi accade che le idee espresse vengono premiate da decisioni importanti, come quella adottata dal Presidente Occhiuto, che fanno capire di essere stati lungimiranti.
Il tempo è galantuomo e darà modo, a chi riesce a ragionare serenamente e non è prevenuto o animato da sentimenti di astio, di apprezzare ciò che è stato fatto, nei dieci anni di amministrazione, per la comunità, in termini di opere, servizi e programmazione.
I suggerimenti al sindaco Faragalli
Mi permetto di suggerire al Sindaco Faragalli di insistere in una delle situazioni che ho caldeggiato nella relazione che gli ho consegnato all’inizio del mandato: seguire politicamente la realizzazione della strada di collegamento tra Santa Maria di Settimo e c.da Rocchi che, alla luce della decisione del Presidente Occhiuto, assume vieppiù grande importanza.
Si tratta di un’arteria con una progettazione già in stato avanzato, la cui realizzazione era stata bloccata per un verso da insufficienza di fondi (che però era stata ovviata su iniziativa e accordo – trasmesso ufficialmente alla Regione Calabria – intercorso tra il sottoscritto e il F.F. del Comune di Rende) e per altro verso dall’intervento di “qualcuno” che, dall’alto della sua autorità, aveva in animo di boicottare la realizzazione immediata di questa arteria.
Il Sindaco riferisce di avere avuto assicurazione in Regione che sarebbero stati integrati i fondi per la realizzazione di entrambe le opere ma bisogna evitare che il peso della burocrazia vanifichi gli sforzi, faccia perdere i finanziamenti (l’opera deve essere ultimata e rendicontata entro la fine del 2026, pena la revoca del finanziamento) e bisogna chiedere con forza che venga realizzata per prima l’arteria che collegherebbe, con il famoso ponte sul fiume Settimo, il comune di Montalto Uffugo con quello di Rende, che è di fondamentale importanza non solo per la nostra città”. Buon lavoro. Intanto mi godo questa piccola soddisfazione.
Così in una nota l’ex sindaco di Montalto Uffugo, avv. Pietro Caracciolo.