Ospedale privato a Rende, consiglieri di minoranza scrivono a Longo

I consiglieri comunali Talarico, Principe, Ferrante, Beltrano ed il presidente di Attiva Rende, Simonetti, nonché il coordinatore di Federazione Riformista Stellato scrivono una lettera al Commissario alla Sanità per la regione Calabria, dott. Guido Longo, con tema la sanità pubblica e privata

Municipio di Rende

Al contrario dei neofiti del servizio pubblico, da anni ci battiamo per la realizzazione del nuovo ospedale pubblico di Cosenza, nell’istituzione della facoltà di medicina e per potenziare la medicina territoriale. Nel contempo, sosteniamo, da sempre, che la medicina privata deve essere complementare alla pubblica, nel rispetto della legislazione vigente comprese le norme urbanistiche. In coerenza con quanto sopra esposto, abbiamo inoltrato al commissario dott. Guido Longo, il documento in allegato” – così Simonetti, Stellato, Beltrano, Ferrante, Principe e Talarico.

Di seguito la lettera inoltrata al Commissario alla Sanità per la regione Calabria, dott. Guido Longo

Ill.mo dott. Guido Longo
la terribile pandemia in atto ha messo in evidenza, come Lei ben sa, le gravi carenze della sanità calabrese, sia a livello territoriale sia a livello ospedaliero. È del tutto evidente la necessità di potenziare la sanità pubblica, trascurata spesso a vantaggio della sanità privata, alla quale si sono concesse e si concedono facilitazioni in deroga alle leggi vigenti in varie materie, compresa la normativa urbanistica. È quanto sta avvenendo a Rende, dove si vorrebbe realizzare una struttura sanitaria privata in deroga alle normative edilizie ivi vigenti.

Municipio di Rende
Municipio di Rende

La questione, da noi segnalata al Presidente della Regione Calabria, al Dirigente regionale all’Urbanistica, al Sindaco di Rende ed all’ASP di Cosenza, riguarda la richiesta del gruppo “IGreco” di costruire un polo ospedaliero privato a Rende, in località Sant’Agostino, per trasferirvi le attività sanitarie che oggi il predetto gruppo svolge in altri comuni.

È utile segnalare che dette attività sanitarie private, convenzionate con la Regione, attengono tutte a discipline ed interventi assicurati dal servizio pubblico e presentano, quindi, il carattere della ripetitività e non della complementarietà con lo stesso servizio sanitario regionale.

Pertanto, noi sottoscritti Marina Simonetti, Mauro Stellato, Francesco Beltrano, Rossana Ferrante, Sandro Principe e Domenico Talarico siamo pervenuti alla determinazione di trasmettere anche al suo ufficio la relazione sulla vicenda già ufficialmente inviata alle autorità sopra indicate.

“Il progetto presentato da “IGreco” viola pesantemente le norme urbanistiche vigenti a Rende che ci permettiamo di riassumere con alcune considerazioni:

 Con delibera di C.C. n. 71 del 28/12/2018 è stato approvato il Piano Progetto Unitario (P.P.U.), e autorizzato il rilascio del Permesso a Costruire, in deroga allo strumento urbanistico vigente (PRG) nel comune di Rende, per la realizzazione del nosocomio privato denominato “IGreco Ospedali Riuniti”;

 Il predetto P.P.U. non rispetta la normativa urbanistica vigente in quanto:

a) su una parte di terreno di proprietà dei richiedenti, classificato come zona F1, non sono realizzabili strutture private, ma solo strutture pubbliche o private specificatamente convenzionate;
b) il progetto prevede un eccesso di volumi pari a circa 24.000 mc, oltre alla previsione di solai di spessore pari a ml. 1,40. Ciò determina un ulteriore notevole aumento di volume, anche perchè lo spessore dei solai non è computabile sino a un massimo di ml. 0,55, mentre nel caso di specie il solaio non è stato computato per intero;
c) viene violata l’altezza massima consentita dall’attuale PRG pari a ml. 15, in quanto i fabbricati sono progettati con altezze pari a ml. 23 e ml. 18;
d) il vigente PRG prevede la presenza di aree con destinazione F3 (classificazione che consente la realizzazione di edifici destinati alla sanità privata), non ancora utilizzate, pari a 2.093.463 mq. I richiedenti l’approvazione del PPU ben potevano ricercare e individuare un’altra area, con un’estensione che avrebbe consentito di realizzare la volumetria necessaria per attuare il progetto, senza dover ricorrere a provvedimenti in deroga;
e) il provvedimento in deroga, oltre a turbare l’equilibrio urbanistico del territorio, turba e viola il principio di corretta concorrenza, garantito dall’UE, prefigurando una sorta di “aiuto” di provenienza pubblica”.

Quanto sopra i sottoscritti ritengono di portare a conoscenza della SVI, per ogni eventuale provvedimento di competenza.
Rende, 24/02/2021
Marina Simonetti, presidente Attiva Rende
Mauro Stellato, coordinatore Federazione Riformista di Rende
Francesco Beltrano, Consigliere comunale di Rende
Rossana Ferrante, Consigliere comunale di Rende
Sandro Principe, Consigliere comunale di Rende
Domenico Talarico, Consigliere comunale di Rende