
Le prime dichiarazioni ufficiali di un membro della dirigenza del Rende dopo la retrocessione in D sono arrivate da Giovanni Ciardullo.
Il direttore generale biancorosso ha rilasciato un’intervista al portale TuttoC.com. Senza troppi giri di parole ha ammesso: “Non mi sento di dare per certa la permanenza del patron Coscarella, non so se rimarrà alla guida del club”.

Nessun allarme sul futuro della squadra; Ciardullo tende a spegnere il fuoco della polemica rassicurando i tifosi: “Il Rende non fallirà perché ha una struttura solida. Il primo passo sarà quello di iscrivere la squadra in D, dopodiché resteremo alla finestra per sapere se ci saranno speranze di eventuali riammissioni”.
Il tempo dell’idillio e del “volemose bene” è ormai lontano. Non è un mistero infatti che la politica societaria sia oggetto di forti critiche. I rapporti tra i supporters biancorossi e la proprietà si sono parecchio raffreddati negli ultimi tempi. Le controversie legate all’utilizzo del “Lorenzon” e il conseguente esilio a Vibo Valentia, sede delle partite casalinghe del Rende nella stagione appena andata in archivio con il triste verdetto della retrocessione, hanno peggiorato la situazione.
Anche questo aspetto potrebbe indurre il patron Coscarella a passare la mano. La speranza della Rende calcistica, comunque vadano le cose, rimane quella di vedere la propria squadra del cuore ai nastri di partenza del prossimo campionato di Serie D.
(Immagine di copertina Rosito)