Con riferimento alla Vostra nota del 23 u.s., nella quale il Senatore e già Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha lanciato la sfida del confronto, io sottoscritto Pierpaolo Iantorno, cittadino di Rende e membro attivo del Comitato Cittadino per il NO, sono immediatamente disponibile.
Non aspetto altra occasione e penso, come un po’ tutti i cittadini rendesi e non solo, di ascoltarlo attentamente mentre illustrerà, spiegherà, argomenterà e motiverà la proposta di fusione nei minimi dettagli e, magari, ci convincerà della “bontà” della stessa in modo tale che noi tutti, contrari e indecisi, possiamo subito cambiare idea e fidarci.
Ricordo che spetta a lui, ormai acclarato ispiratore e promotore di quest’ipotesi di fusione, il ruolo del proponente e non viceversa, prima le ragioni del “si” e poi le eventuali obiezioni.
Per quanto mi riguarda, anticipo solennemente che mi limiterò a far emergere la verità oggettiva su tutti gli argomenti vagamente propagandati in questi mesi di parte politica con finalità illusoria e suggestiva a sostegno di una proposta irricevibile e inaccettabile, che non solo non esiste in concreto ma addirittura offende l’intelligenza di tutti i cittadini dell’area urbana cosentina, compresi coloro i quali sono favorevoli alla città unica.
Approfitto per affermare che si confonde strumentalmente l’interazione umana per motivi vari e la continuità territoriale piuttosto che la conurbazione e l’aggregazione/integrazione dei servizi con la fusione, che il debito di Cosenza per centinaia e centinaia di milioni di euro esiste, non si cancella e deve spaventare, che i rendesi sono rendesi, non sono in gran parte cosentini e che gli stessi cosentini sono rendesi per scelta recente o remota, che l’acqua non costa meno a Cosenza per il solo fatto che l’hanno bollettata più o meno tre/quattro volte in dieci/quindici anni, che la TaRi non diminuisce in automatico per effetto della fusione anzi l’esperienza indica l’allineamento tariffario verso l’alto, che nessuna postazione è oggetto di difesa semmai è vero proprio il contrario per accrescimento di potere, che è la politica ad alimentare divisioni e fratture sociali abbondantemente superate nel tempo dai cittadini.
Quanto ai figli prego e mi sforzo ogni giorno per offrire loro un buon esempio rispetto ai modelli devianti e ormai dilaganti nella società di oggi.
In attesa di apposita convocazione di gradimento del Senatore in luogo pubblico e alla presenza di tutti i media e giornalisti locali, regionali e nazionali, porgo un cordiale.