Un progetto innovativo per recuperare e rivitalizzare l’artigianato, che oggi, un mondo in cui la virtualità “impera” vive un periodo di crisi che si manifesta con la chiusura di tantissime attività e la scomparsa di mestieri che hanno dato identità ai nostri territori
Il progetto si chiama “I nuovi artigiani”. A presentarlo, a Rende, Delly Fabiano, Presidente di Tempum Aps, associazione alla sua prima uscita pubblica. “È un progetto ambizioso- sottolinea Delly Fabiano- che coinvolge maestri artigiani del nostro territorio, come l’orafo Michele Affidato, lo scultore Antonio Affidato, Enzo Ferraro, per le ceramiche artistiche di Seminara, Pasqualino Serra, l’unico in Calabria a realizzare pianoforti, Damiano Presta, top mondiale delle cravatte. Sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno aderito alla nostra iniziativa che mira a ridisegnare il ruolo dell’artigiano, immettendo nei processi creativi gli elementi che sono propri della società di oggi. Una figura che riesce a coniugare l’esperienza e la maestria dei vecchi artigiani con le nuove tecnologie, con un sapere più colto, modulato sulla storia dell’arte, sulla chimica , sulla conoscenza dei materiali. Approfondimenti, strumenti, sperimentazione , devono far parte del nuovo bagaglio di esperienze da far valere nei mercati che hanno subito una vera e propria rivoluzione”.
Attraverso lezioni in aula, con docenti accorsati e con background riconosciuto, e stage presso i laboratori e le botteghe artigiane del territorio, il progetto, distribuito su più livelli e in più fasi, ha l’obiettivo di formare quelli che saranno “i nuovi artigiani” che con le competenze teoriche e pratiche acquisite riusciranno a stare al passo con i tempi. Un progetto ideato da Tempum della quale fanno parte professionisti del territorio, come Franco Napoli, vicepresidente nazionale di Confapi, e giovani laureati calabresi. “Sarà compito di Tempum, dopo la conclusione del percorso formativo -sottolinea Delly Fabiano – creare network internazionali e coinvolgere anche i comuni per rivitalizzare, attraverso l’artigianato, i piccoli borghi”.
Un progetto che piace anche a Bruxelles. “Ho molto apprezzato questa iniziativa-sottolinea l’europarlamentare Lucia Vuolo presente alla presentazione del progetto. Bruxelles è con tutto ciò che è novità. E questo progetto rientra nelle iniziative che il Parlamento europeo può sostenere, perché recupera le antiche tradizioni dei territori ma in chiave moderna. Ed è importante anche la sinergia con le imprese artigiane e il sostegno che Tempum darà a quelli che saranno i nuovi artigiani per l’inserimento nei processi produttivi”.