Tutelare i coralli del Mediterraneo: il Ministero finanzia il progetto Unical

I ricercatori dell’ateneo svilupperanno un veicolo subacqueo a comando remoto per l’analisi dei fondali, più sostenibile e meno invasivo

Nuove tecnologie per tutelare i coralli del Mediterraneo_ il Ministero finanzia il progetto Unical

È risultato vincitore del Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR) il progetto “Cresciuto nel blu: nuove tecnologie per la conoscenza e la conservazione dei Coralli del mediterraneo”

Coralli del mediterraneo. Il referente scientifico è Maurizio Muzzupappa. Professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (DIMEG) dell’Unical e delegato del Rettore per il Trasferimento Tecnologico. La graduatoria dell’avviso FISR, del 18 giugno 2019, è stata pubblicata lo scorso 25 novembre. E vede il progetto Unical fra i ventidue finanziati a livello nazionale. Per un costo complessivo pari a 32 milioni 825mila 177,71 euro, con un contributo totale del Miur di 26 milioni 260mila 142,16 euro.

Il progetto “Cresciuto nel blu: nuove tecnologie per la conoscenza e la conservazione dei reefs del Mediterraneo” riceverà un contributo complessivo di 2 milioni 142mila 254,40 euro. E la quota Unical sarà di 1 milione 235mila 200 euro. Dunque pari quasi al 5% del budget totale messo a disposizione dal Ministero per questo bando.

Fabio Bruno del DIMEG
Fabio Bruno del DIMEG

Il progetto, che si occuperà di innovazione tecnologica per la salvaguardia del Mediterraneo, del cui team farà parte anche il professore Fabio Bruno del DIMEG, sarà coordinato dalla professoressa Daniela Basso dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Oltre all’Unical, prevede anche la partecipazione dell’Università degli Studi di Catania.

L’obiettivo del progetto, dunque, è quello di acquisire nuove conoscenze sui popolamenti coralligeni dell’area mediterranea. Per comprenderne tempi e modi del loro iniziale sviluppo sui fondali marini, del tipo di strutture di accrezione e della loro velocità di accrescimento.

Il contributo del DIMEG, dunque, riguarda lo sviluppo di un Remotely Operated underwater Vehicle (ROV). In grado di eseguire specifiche attività di documentazione 3D e campionamento del coralligeno attraverso un metodo minimamente invasivo rispetto ai sistemi tradizionali di carotaggio dei fondali. Tale ROV sarà basato su un’innovativa architettura che gli darà la possibilità di lavorare su fondali profondi centinaia di metri pur operando da piccole imbarcazioni. Aspetto, infine, che consente di contenere drasticamente i costi e la complessità delle operazioni.